Finapp, la startup che sta rivoluzionando l’efficienza idrica

Finapp

Oggi ti racconto uno dei progetti più interessanti che ho scoperto ultimamente nel campo dell’efficientamento delle risorse: sto parlando di Finapp, fondato nel 2019 da Luca Stevanato con altri due ricercatori, Marcello Lunardon, Sandra Moretto e l’imprenditore Angelo Amicarelli.

Finapp ha un unico grande obiettivo: misurare i livelli di acqua nel suolo in modo da ottimizzarne il consumo e arginare gli sprechi.

Sì, detta così sembra quasi una cosa semplice, ma si tratta in realtà di una tecnologia estremamente all’avanguardia dall’impatto positivo, in termini economici e ambientali, su diversi settori.

Finapp consente infatti di ottimizzare l’uso dell’acqua, ma anche di monitorare e prevenire eventuali rischi di alluvioni e frane. Quindi continua a leggere: sto per raccontarti una storia fatta di amore per la tecnologia e… raggi cosmici.

Misurare i livelli di acqua con i raggi cosmici: come funziona Finapp

Finapp ha l’obiettivo di rendere semplice la tecnologia CRNS.

Di cosa si tratta? La CRNS – Cosmic Ray Neutron Sensing – misura i neutroni generati da raggi cosmici, è una tecnologia solida e consigliata da organismi internazionali quali la FAO.

Questa tecnologia consente di avere conoscenze del contenuto d’acqua nel terreno e lo SWE (Snow water equivalent), permettendo un uso più consapevole e sostenibile dell’Oro Blu.

La startup, che nel suo capitale sociale vanta anche Crédit Agricole Italia, CDP Venture Capital e Tech4Planet, si pone infatti un obiettivo molto ambizioso: preservare la Vita sulla Terra salvando l’Acqua. Ciò che viene promossa è quindi una conoscenza nuova di questa risorsa. Una gestione dell’acqua precisa e digitalizzata, con l’obiettivo di misurare i consumi abbattendo gli sprechi in agricoltura.

Monitoraggi Finapp

Come funziona la tecnologia di Finapp?

Come accennavo, la sonda ideata dai ricercatori di Finapp sfrutta i raggi cosmici, che in contatto con l’atmosfera terrestre generano una cascata di neutroni.
Entrati in contatto con l’acqua presente sulla superficie, questi interagiscono venendo in parte assorbiti e in parte riflessi nell’aria.

I neutroni assorbiti consentono dunque di fornire dati sull’umidità in profondità, mentre quelli in superficie si distribuiscono permettendo il monitoraggio su grandi distanze, circa 5 ettari al livello del mare, fino a 30 ettari in quota.

Uno strumento leggero e facile da usare, in grado di cambiare il panorama sostenibile per quanto riguarda il trattamento di questa risorsa.

Con Finapp è possibile:

  • una misura areale, in profondità e in continuo dell’umidità del suolo,
  • una corretta pianificazione della strategia irrigua,
  • una riduzione degli sprechi idrici,
  • un risparmio sul consumo di energia,
  • un incremento della produzione agricola,
  • una riduzione dell’impatto ambientale.

Quando tecnologia e sostenibilità si incontrano

Perché Finapp ci piace? Perché la vera innovazione che porta è l’attenzione alla sostenibilità, che viene inglobata a 360° all’interno del progetto.

La sonda prevede l’utilizzo per diversi usi e funzioni, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo di una risorsa sempre più preziosa sul Pianeta Terra: l’acqua.

La misurazione dell’acqua nel terreno, in campo agricolo, consente di fare scelte migliori e più consapevoli per ottimizzare le irrigazioni, permettendo raccolti perfettamente irrigati senza sprecare una sola goccia d’acqua.

Ma non è tutto, perché il team di Finapp sta già sviluppando progetti nell’ambito della valutazione e della prevenzione del rischio idrogeologico e nella prevenzione degli incendi. La conoscenza dell’umidità del suolo fornita dalle sonde permette di migliorare i processi in tema di allertamento, essendo frane e alluvioni strettamente legate ad un elevato livello di saturazione del terreno, mentre terreni molto secchi sono fertili per gli incendi. La combinazione di dati meteorologici ed intelligenza artificiale consente di prevedere eventuali rischi con tre giorni di anticipo. Ed è per questo che la sonda Finapp è lo strumento utilizzato da Anas e dalla Protezione Civile per migliorare le previsioni di eventi calamitosi.

Ultimo, ma non ultimo, grazie alla tecnologia CRNS è anche possibile pre-localizzare le perdite della rete idrica, monitorando fino a 150 km al giorno in ottica di salvaguardia della risorsa. Lungo la rete idrica italiana, viene disperso oltre il 40% dell’acqua totale emessa dagli acquedotti (fonte FAI).
In molti casi, il problema principale consiste nella vetustà delle infrastrutture. Ipoteticamente la sostituzione totale della rete richiederebbe circa 250 anni di lavoro. Tramite un training iniziale, è stata addestrata una rete neurale in grado di associare alle zone umide la probabilità di presenza di una perdita idrica. La pre-localizzazione Finapp individua come aree soggette a possibile perdita solamente il 5-10% della rete analizzata, abbattendo i tempi della successiva fase di verifica.

Team Finapp

Come innovazione e tecnologia possono contrastare il problema della scarsità dell’acqua

In quanto a sostenibilità, Finapp è una delle poche dimostrazioni di come le innovazioni tecnologiche, spesso difficilmente applicabili a problematiche reali nel lungo termine, possano spalancare le porte a una gestione delle risorse più responsabile e in linea con gli obiettivi 2030 dell’Agenda Sostenibile.

L’obiettivo di Finapp è proprio quello di promuovere un mondo in cui sia riaffermato l’impegno per il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienici, contrastando il degrado ambientale e il degrado del territorio, la scarsità di acqua dolce e la perdita di biodiversità.

Finapp offre la soluzione a un problema reale. E per questo può avere un impatto concreto sulla qualità della vita di intere comunità. Anche la nostra.

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